Il futuro verde dell’Africa passa da Fieragricola. La 112ª edizione della rassegna internazionale dell’agricoltura – aperta fino a domani – dedica oggi l’intera giornata a workshop, approfondimenti e incontri b2b sull’Africa, con la presenza di 40 buyer da 10 paesi (Etiopia, Mozambico, Angola, Camerun, Algeria, Marocco, Tunisia, Zambia, Egitto, Sudafrica).
«Questa iniziativa, realizzata grazie al supporto dei delegati esteri di Veronafiere, di FederUnacoma e Ice - Italian Trade Agency – dichiara il vicepresidente della Fiera di Verona, Claudio Valente – risponde alle esigenze degli espositori e dei buyer esteri per intensificare il dialogo commerciale con l’Africa, finalizzato alla crescita del continente sul piano agricolo, nel pieno rispetto della sostenibilità e delle risorse naturali».
Molto soddisfatto Ahmed Maghawry Diab, console commerciale dell’Egitto a Milano, presente al Focus Africa. «L’agricoltura è uno dei più importanti settori dell’economia egiziana – afferma il console commerciale – e qui a Verona siamo alla ricerca di nuove tecnologie e macchinari con cui modernizzare il nostro sistema di produzione. Il comparto è alle prese con una nuova era di sfide, tra le quali aumentare la produttività con l’obiettivo della food security. È necessario accrescere la redditività degli agricoltori, dal momento che due terzi dei poveri sono impiegati nel settore primario. “Innovazione” è la parola chiave per rispondere a queste domande e per garantire una vita migliore a tutti».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Saul Molobi, console generale del Sudafrica a Milano. «È molto importante essere qui a Fieragricola per presentare alle aziende italiane le reali opportunità di business in Sudafrica – spiega –. La nostra industria agroalimentare conta 107mila addetti nel solo settore lattiero-caseario, e 300mila nel comparto vitivinicolo. I nostro buyer sono particolarmente interessati alle tecnologie made in Italy. Grazie ai molti progetti agricoli nel Paese e ai fondi governativi che mettiamo a disposizione siamo alla ricerca di partnership con le aziende italiane».
Di seguito Fieragricola propone una sintetica panoramica dei Paesi di provenienza dei buyer oggi presenti al Focus Africa.
Marocco
Il settore agricolo impiega più di 4 milioni di persone, pari al 45% dei lavoratori totali. Il «Piano Verde», istituito dal ministero dell’Agricoltura del Regno del Marocco per il periodo 2008-2020, prevede il rafforzamento dell’agricoltura sul Pil nazionale, con obiettivi di crescita da 6,5 miliardi di euro a 9 miliardi.
Per questo, sono stati stanziati investimenti pari a 1 miliardo di euro a sostegno di 1.506 progetti individuati, grazie ai quali saranno creati 1,5 milioni di nuovi posti di lavoro.
Le sovvenzioni del Marocco riguardano: sistemi di irrigazione, macchinari ed attrezzatture agricole, produzione animale, sistemi di trasformazione, creazione di frutteti, esportazione di agrumi, olio d’oliva, pomodori, frutti, legumi, fiori ed erbe aromatiche.
Tunisia
La Tunisia è il secondo partner commerciale dell’Italia, con un interscambio bilaterale di 5,5 miliardi di euro (anno: 2014). Secondo il Fondo Monetario Internazionale, la crescita del Pil tunisino nel 2016 arriverà al 3 per cento.
L’agricoltura rappresenta oltre l’8% del Pil e impiega il 16% della manodopera locale. I progetti di crescita approvati dall’Agenzia di promozione per gli investimenti agricoli (Apia) sono in crescita: +8% nel 2014 sull’anno precedente.
La superficie dei terreni agricoli si estende per circa 10 milioni di ettari, dei quali la metà sono coltivabili. Sono, invece, 420.000 gli ettari attrezzati per l’irrigazione, con sistemi moderni per il risparmio idrico nel 75% dei casi.
Algeria
Lo scorso anno l’Algeria ha varato un programma quinquennale fino al 2019, con investimenti pari a 266 miliardi di dollari per i settori dell’agricoltura, energia, turismo e industria. L’agricoltura è diventata il nuovo motore di crescita, con un fatturato intorno ai 10 miliardi di dollari (pari al 14% del Pil) e un’occupazione pari al 25% dei lavoratori totali.
Paese autosufficiente per la maggior parte dei consumi alimentari, l’Algeria è uno dei più grandi consumatori di latte (110 litri/pro capite), con una produzione pari al 40% del fabbisogno.
L’obiettivo del piano di sviluppo agricolo nazionale è quello di aumentare la superficie agricola di oltre 950.000 ettari (passando da 8 a quasi 9 milioni di ettari), di creare 700.000 nuovi posti di lavoro e di raggiungere un tasso medio di crescita tra l'8% e il 10 per cento.
Sotto la lente, tutti i segmenti agricoli, dal pascolo al rimboschimento, dalla zootecnia alle aree coltivabili.